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Trifoglio rosso: un alleato per i disturbi femminili legati a ciclo e menopausa

DATE: 20/12/2018   BY: Vito Cannillo   IN: Fitoterapia

Chi di noi non ha mai sentito parlare del trifoglio? Si tratta di una pianta erbacea che merita molta attenzione. Già nota ai tempi degli antichi greci e romani per merito delle sue peculiarità terapeutiche, il trifoglio (in latino Trifolium) appartiene alla famiglia delle cosiddette Fabaceae (o Leguminose) che comprende circa 250 specie.È diffuso nelle regioni temperate dell’emisfero boreale e in quelle montuose dei tropici e deve il suo nome alla caratteristica forma della foglia, divisa in 3 o più foglioline. Tra le 250 specie, ce ne sono due più comuni delle altre ovvero il Pratense o trifoglio rosso e il trifoglio bianco. Qui vogliamo soffermarci in particolare sul trifoglio rosso per le sue proprietà capaci di fare da utile sostegno rispetto alle problematiche tipiche della sindrome premestruale come il classico dolore ai seni, nervosismo o gonfiore. Il trifoglio rosso inoltre è consigliabile anche in un’altra fase della vita delle donne, quella della menopausa perché aiuta a contrastarne i disturbi più comuni quali ad esempio le arcinote vampate di calore o i cali di umore. Questa straordinaria pianta sostiene infine la mineralizzazione ossea risultando utile per l’osteoporosi e la sua ricchezza di isoflavoni ed estrogeni può risultare un alleato per la fertilità e per rallentare l’invecchiamento di cute e mucose.



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