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È possibile rallentare l’invecchiamento? L’importanza del Coenzima Q10!

DATE: 18/12/2018   BY:   IN: Nutraceutica

Un interrogativo vecchio di secoli: è possibile rallentare l’invecchiamento? La risposta a questa domanda ha subito nel corso del tempo imprevedibili trasformazioni. Oggi, grazie ai tanti passi avanti compiuti dalla ricerca scientifica, il responso può apparire piuttosto confortante rispetto a poche decine di anni fa. Esistono infatti diversi approcci che partendo dal miglioramento complessivo dello stile di vita, associato a una corretta integrazione della propria dieta, possono farci vivere meglio questo delicato stadio della nostra vita.

Guardando più nel dettaglio, quale relazione esiste tra invecchiamento e aggiunta di integratori al proprio regime alimentare? Bisogna sapere che già dopo i 40 anni, quando si è definitivamente entrati nella fase della “maturità”, il nostro organismo tende lentamente a perdere il vigore e le caratteristiche che gli hanno donato fin lì grandi riserve di energia e di generale benessere. Si registrano ad esempio i primi cambiamenti nei nostri apparati corporei e diminuiscono le quantità di alcuni “fattori” determinanti per l’ottimale funzionamento dell’organismo. Tra questi “fattori” oggi parliamo del Coenzima Q10 e del suo stretto legame con quel fenomeno naturale che chiamiamo comunemente invecchiamento. Il Coenzima Q10, definito da alcuni ricercatori come “l’elisir di lunga vita”, è una molecola presente in tutto il nostro organismo, potentissimo antiossidante indispensabile per il funzionamento del mitocondrio, la nostra “centrale energetica” interna.

La produzione di Coenzima Q10 diminuisce notevolmente proprio dopo i 40 anni con due conseguenze poco piacevoli per tutti noi: si riduce l’approvvigionamento di energia nel corpo e cresce l’accumulo dei radicali liberi, che secondo molti scienziati sono i primi responsabili di quel graduale processo che ci fa “arrugginire” ovvero invecchiare (insieme a concause quali stress, inquinamento, cibo spazzatura, fumo, alcol). L’effetto di tale diminuzione a breve – medio termine, sancisce l’inizio di problematiche di vario genere per l’organismo con conseguenze di rilievo per cuore, muscoli, pelle fegato, parti del corpo che fanno larghissimo uso di Coenzima Q10!

Cosa fare allora? E’ dunque necessario far fronte a questo calo con specifici integratori alimentari capaci di riequilibrare la percentuale di Coenzima Q10 che il nostro corpo non è più in grado di produrre con la normale alimentazione per generare energia e combattere la “ruggine” prodotta dai radicali liberi. Ma facciamo attenzione… non tutti gli integratori sono uguali! Esiste una notevole differenzia tra un prodotto ed un altro e di conseguenza tra l’efficacia di uno e quella dell’altro. Tale differenza è racchiusa nella biodisponibilità, ovvero il grado di assorbimento effettivo nelle cellule del corpo del CoQ10. Assumere un integratore di Coenzima Q10 con scarsa o bassa biodisponibilità significa purtroppo non ottenere alcun effetto, spendere soldi inutilmente e in alcuni casi perdere fiducia nel valore dei protocolli di integrazione alimentare!



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